Il Teatro di Eduardo

" De Pretore Vincenzo "

di Eduardo De Filippo
[ Eduardo  e Luca De Filippo-televisione 1976]
[Eduardo e Luca De Filippo-televisione 1976]
[Eduardo con Angelica Ipopolito e Luca De Filippo<br>-televisione 1976]
[Eduardo con Angelica Ipopolito e Luca De Filippo
-televisione 1975 ]

Vincenzo De Pretore per vivere e' costretto a fare il ladro,e quando sta per sposrasi finisce in galera per un anno.Una volta uscito su consiglio della fidanzata si sceglie un santo protettore,San Giuseppe,e da quel momento con la protezione del santo il suo "lavoro" va a gonfie vele.Decide cosi' di restaurare un suo vecchio altarino nel vicolo dove abita, e ogni volta che un colpo gli va bene,porta al santo fiori e candele.Ma un giorno tenta un colpo piu' grosso e le cose vanno male,tanto da beccarsi una pallottola.Nel suo delirio gli pare di arrivare in paradiso,dove malgrado sia un ladro viene fatto entrare,grazie alle giustificazioni che sa dare del suo mestiere.Qui trova la solidarieta' di tutti,mentre sulla terra paga con la vita i suoi errori verso quella societa' che e' la vera responsabile del suo destino.

[Eduardo con Annabella Schiavone,Gioia Buoninconti e Marisa Maurito-televisione  1976]
[Eduardo con Annabella Schiavone,Gioia Buoninconti e Marisa Maurito-televisione 1976]
[Eduardo con Marisa Laurito e Gioia Buoninconti-televisione 1976]
[Eduardo con Marisa Laurito e Gioia Buoninconti-televisione 1976]

" Una lunga poesia di Eduardo contiene l'atto di nascita dei personaggio Vincenzo De Pretore , ladruncolo napoletano di mezza tacca e di buona indole che "facev' 'o mariuolo pe' campà'. [..] La poesia si trasformò in commedia una ventina di anni fa [..] (che intoppò in una assurda vicenda censoria nel teatrino romano dove fu rappresentata la prima volta nel 1957 ). [..] E' tornata molto opportunamente al grande pubblico televisivo nel ciclo dedicato a Eduardo . Vincenzo De Pretore è uno dei simboli della Napoli Eduardiana , esplosiva miscela di sofferenza , fantasia e rivolta ; a chi gli domanda quale mestiere eserciti , Vincenzo , incolpevole figurina di un mondo dove la miseria è una regola dura , risponde : " E' un lavoro antico, il più antico del mondo " . Fa il ladro per colmare la grande distanza che esiste tra la sua istintiva aspirazione a un'esistenza agiata e le sue miserevoli condizioni di diseredato ; la sua ingenua amoralità è un modo di protestare contro cose più grandi di lui. [..] La favola di Eduardo nasconde , dietro la sua esilità , una moralità ancora attualissima . Il ladruncolo combatte per entrare di forza in un mondo dal quale è stato escluso : il Paradiso sognato è l'ingenuo traguardo di diritti e di giustizia della sua travagliata e iellata esistenza di sottoproletario napoletano . Passeranno alcuni anni , e nella creazione di Eduardo il sogno celeste del ladruncolo sfortunato si trasformerà nel sogno terreno di una giustizia amministrata in modo più equo ed efficace di quella ufficiale : diventerà l'avventura idealista e riformatrice del Sindaco del Rione Sanità . L'edizione televisiva dove acquista rilievo la descrizione del sogno si vale di un compatto gruppo di interpreti. [..] E sempre più sfumata la maschera di Eduardo " .
(Renzo Tian, Il Messaggero, Roma, 3 gennaio 1976).